“In memoria di Tommaso Minerva, tra i fondatori del Circolo Scacchistico Excelsior”. Il 29 maggio, al parco Rosselli, è stata scoperta la targa che ricorda l’opera incessante di una delle figure più attive in Borgo Santa Caterina negli anni Ottanta e Novanta del XX secolo. Scomparso il 2 maggio 2015 all’età di 79 anni (era nato il 18 agosto 1935), Minerva, pugliese di origine ed ex dipendente della Sace, “diede vita a una scuola permanente di scacchi e si adoperò per diffondere il gioco in diversi istituti scolastici cittadini”, ma non solo: tra le tante cose, recita l’iscrizione posta sulla targa, “riuscì a fare installare, grazie alla sua opera, una scacchiera gigante all’interno di questo giardino, tuttora presente e utilizzata”.
Alla presenza di una ventina di persone, tra le quali i figli Luca ed Elena, il presidente della Società Sportiva Excelsior Ottavio Rota, diversi soci storici del Circolo, il delegato provinciale della Federscacchi Nicola Bresciani e gli assessori Marzia Marchesi (Verde pubblico) e Giacomo Angeloni (Partecipazione e Reti sociali), il presidente del CSE Mauro Riggio ha ricordato come Minerva sia «stato una delle colonne portanti dell’attività nel Borgo per oltre un quarto di secolo.
Persona sempre disponibile con tutti, grazie al suo lavoro instancabile e alla sua tenacia, che non si fermava davanti a niente, ha fondato e fatto crescere la sezione scacchi della Società Excelsior, nata inizialmente come costola del gruppo Veterani e presto diventata realtà a se stante». Grazie alla sua opera, «ha creato un tessuto ramificato, che ha prodotto giocatori, istruttori, arbitri e dirigenti a tutti i livelli. Lui stesso, oltre a essere un appassionato, era un arbitro nazionale e ha diretto la maggior parte dei tornei organizzati nel salone Excelsior di via Borgo Santa Caterina 16, che ancora oggi è la sede del circolo».
È inoltre proprio grazie all’iniziativa e alla tenacia di Tommaso, che viveva in un condominio a fianco dell’area verde, «se il parco Rosselli ha una zona dedicata al gioco, dotata di una scacchiera con pezzi giganti. Non saremmo qui se non fosse per lui e la targa-ricordo è un doveroso riconoscimento per l’impegno e l’attività di una vita al servizio non solo degli scacchi, ma di tutta la comunità del Borgo».